Cos’è

Metodica diagnostica che applica l’ecografia allo studio del cuore, consentendo di visualizzare in modo dinamico le strutture cardiache e di misurare con precisione le loro dimensioni. Le prime applicazioni degli ultrasuoni al campo cardiologico risalgono agli anni Sessanta. Questo tipo di indagine è andato via via assumendo un peso crescente nell’ambito della cardiologia, raggiungendo una vastissima diffusione clinica, grazie all’introduzione, accanto al “sistema monodimensionale” (M-mode) ancora molto utilizzato per le misurazioni degli echi prodotti dalle strutture cardiache, del “sistema bidimensionale” (B-mode o 2D), metodica esclusivamente “anatomica” che consente di osservare direttamente i movimenti del cuore in generale e delle singole strutture in particolare (valvole, pareti, pericardio, ecc.) durante il ciclo cardiaco.

L’uso diagnostico

L’ecocardiografia costituisce un’indagine clinica importante nella diagnostica cardiologica. Questo esame ha un ruolo fondamentale nella valutazione delle dimensioni e della funzione della camere cardiache e di quella delle valvole cardiache. Nei pazienti che hanno subito un infarto miocardico permette di valutare la porzione del muscolo cardiaco danneggiata, ma al contrario di quanto spesso comunemente supposto, non essendo in grado di valutare i vasi del cuore (coronarie), non è in grado di prevedere un infarto futuro.

*Fonte Enciclopedia Medica www.sapere.it e www.periltuocuore.it